quarta-feira, 21 de agosto de 2019

ME E LA LUNA DI NOTTE

Mi chiedo sempre perché la notte non sia solo per dormire? Sarebbe normale, il resto del corpo e della mente, ma come diceva il poeta: "La notte è la madre dei pensieri e nel silenzio ci porta tutti i ricordi del passato, i tempi buoni e cattivi, gli amori vissuti e non vissuti. , sofferto, degli amori desiderati, degli amori induriti e separati, degli amori sognati e non realizzati, degli amori perduti e trovati, degli amori sepolti senza pace e mai dimenticati da coloro che hanno giurato di morire d'amore ... "
La notte mi ricorda le passioni disilluse, le passioni annegate, respinte, le incomprese, le tenere passioni, troppo perse nel tempo. La notte porta paura della fragilità delle persone, paura della solitudine, porta il freddo dei cuori torturati e disabitati.
Il freddo della notte ci porta a leggere un libro, dove nel suo contesto ti ritrovi lì, da qualche parte ... qualche pagina, in qualsiasi frase, in qualsiasi frase anche dal passato ...
Notte calma con pioggia e strade bagnate, dietro la malinconia del riflesso delle luci sull'asfalto, la rugiada che appanna il vetro della finestra, il desiderio di calore, l'abbraccio amichevole, mano nella mano per riscaldare, lo sguardo negli occhi senza bisogno di nulla dire.
Se fa caldo, l'estate, ci porta il profumo dei fiori, il desiderio di vedere il cielo stellato, il mutare delle stelle, la luna piena, il maestoso che esce tra le nuvole chiarendo l'immensità, l'amore, per andare in giro respirando tutto questo bellezza, abbracciare la natura dell'incontro con gli amici per ballare e scoprire che nonostante tutta la vita può essere meravigliosa, così meravigliosa, ricordando i momenti vissuti, i momenti spesso divisi con problemi, persecuzioni, vittorie e storie raccontate all'orecchio. che ci porta alle lacrime seguite da sorrisi, abbracci stretti con tanta emozione che lasciano segni sul corpo e sul cuore.
Ma la notte lascia segni sui volti di coloro che hanno pianto troppo, che cercano un rifugio sicuro in cui rifugiarsi, un cuore in cui abitare.
Quando finalmente la stanchezza ci supera e il corpo rimane inerte, allora arrivano i sogni che ci ricordano cose che sono dormienti nella memoria, che teniamo lì perché non vogliamo ricordare o soffrire, ma perché ricordare? Dopotutto vale la pena sognare? perché vivi nei sogni, vivi nell'attesa, vivi nell'amore.

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